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Dal caffè alle proteine

Dal caffè alle proteine

Dal caffè alle proteine è il progetto di educazione ambientale promosso dal Centro di Ricerca Rifiuti Zero del Comune di Capannori con il patrocinio della ASL2 di Lucca. Per quattro mesi gli alunni dell’Istituto comprensivo Ilio Michelotti hanno approfondito le conoscenze sulla coltivazione di funghi commestibili  e l’importanza del recupero del fondo di caffè.

Più di 100 kg di caffè è la quantità di fondi di caffè recuperato dalle famiglie per produrre Pleurotus Ostreatus, la terza specie di funghi più commercializzati in Italia.

“Il valore educativo, didattico e scientifico del progetto – dichiara Rossano Ercolini, coordinatore del Centro di Ricerca Rifiuti di Capannori è stato davvero soddisfacente. E’ la prima volta che questo tipo di progetto viene realizzato in una scuola; ma, anche fuori delle scuole, sperimentazioni di questo tipo sono del tutto inusuali. Capannori si pone ancora una volta come capostipite di progetti all’avanguardia e di grande interesse nella ricerca per il riciclaggio dei rifiuti e la riutilizzazione degli scarti. I fondi di caffè sono una preziosa risorsa da cui poter generare, come abbiamo visto, alimenti importanti come i funghi. Il Centro di Ricerca Rifiuti di Capannori ha finanziato questo progetto con 3100 euro: i risultati sono talmente soddisfacenti che stiamo pensando ai prossimi step e sviluppi”.
Pleurotus-Ostreatus-caffe“I fondi del caffè, che costituiscono il 90 per cento del substrato – spiega dettagliatamente l’agronomo Antonio Di Giovanni, responsabile scientifico del progetto – sono stati uniti ad uno strutturante, la segatura e ai miceli, i semi dei funghi. Il tutto è stato messo in una cella di incubazione, al buio, per 30 giorni dopo di che sono nati i funghi. Ad ogni classe sono stati dati 4-6 kit e con i funghi prodotti, della specie Pleurotus Ostreatus, verranno realizzate delle ricette da degustare tutti insieme oggi pomeriggio. In tutto sono stati raccolti e utilizzati circa 100 chili di fondi di caffè consumati dalle famiglie degli allievi, che altrimenti sarebbero dovuti essere smaltiti”.

antonio-di-giovanniAntonio Di Giovanni: “Da sottolineare- anche il grande valore di avvicinamento tra genitori e scuola per questo progetto, oltre al valore educativo per gli studenti per quanto riguarda il riutilizzo delle materie di scarto, nonché il valore didattico dell’imparare attraverso attività pratiche e concrete di laboratorio”.
Gli alunni hanno partecipato attivamente attraverso laboratori pratico-applicativi allo sviluppo di ogni fase del progetto, dal recupero dei fondi di caffè alla produzione dei funghi in classe.
Una volta raccolti i funghi, gli alunni con il contributo dei genitori hanno proposto delle ricette che sono state poi realizzate durante l’evento finale tenutosi nel Palazzo Boccella nella frazione di San Gennaro del Comune di Capannori.
Sia il fondo di caffè che i funghi prodotti durante il progetto sono stati analizzati da un laboratorio certificato dal Ministero della Salute, che ne attestano la completa commestibilità. Inoltre, sono state realizzate anche delle analisi per descrivere il valore nutrizionale dei funghi1 coltivati, in modo da evidenziare l’apporto di proteine per 100gr di prodotto.
Le analisi effettuate dalla Asl 2 Lucca hanno definito che i funghi prodotti sono di alta qualità e non contengono tracce di caffeina che, in fase di coltivazione, nutre i miceli e velocizza lo sviluppo dei funghi. I valori nutrizionali riscontrati sono quelli dei funghi normalmente commercializzati.

Al progetto hanno partecipato:
le classi prime (IA-IB-IC-ID) della scuola media di Lammari, circa 70 alunni;
le classi (IA-IB-IIIA-IIIB-IIIC-VB), della scuola primaria di Marlia, per un totale di circa 120 alunni.

Il progetto si è articolato nelle seguenti fasi:

  • lezioni frontali in classe per studiare il ciclo biologico dei funghi;
  •  recupero dei fondo di caffè prodotto dalle famiglie e raccolto a scuola in locali dedicati per la coltivazione;
  • lezioni frontali per capire le caratteristiche del fondo di caffè e come poter far crescere i funghi su questo substrato1;
  • controlli periodici nel locale adibito alla coltivazione2, per studiare e vedere le diverse fasi di accrescimento del micelio fungino;
  • coltivazione dei funghi nelle classi;
  • realizzazione di un ricettario3 con ricette a base di funghi;
  • degustazione delle ricette4 durante l’evento finale (Palazzo Boccella).

 

articolo sul sito del Comune di Capannori
www.comune.capannori.lu.it/node/14477

 

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