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RIFIUTI ZERO O SPRECO ZERO NON SI FERMA: IL CONTAGIO CRESCE

Adesso sono 130 i comuni che hanno adottato la delibera rifiuti zero. I nuovi arrivati che salutiamo con calore sono:
CASORIA (NA- 78.433 abitanti), ADRANO (CT-35.519 abitanti), CITTA’ DELLA PIEVE (PG-7.782 abitanti), BASSANO ROMANO (VT- 4829 abitanti) e PALAZZOLO ACREIDE (SR-9014 abitanti). Ormai la somma degli abitanti coinvolti nella “REPUBBLICA RIFIUTI ZERO” superano i 3.500.000 rappresentando il 5,5% della popolazione totale italiana.

Così oltre alla raccolta di firme per la proposta di legge Rifiuti Zero che ha già varcato la soglia delle 50.000 adesioni continuano le altre “campagne” di Zero Waste Italy con grande successo: i comuni rifiuti zero crescono a ritmo incalzante e proseguono le “vertenze locali” contro l’incenerimento dei rifiuti.

Da tempo abbiamo individuato le vertenze di PARMA, FIRENZE E TORINO le “Stalingrado” da espugnare per chiudere la partita con la morente tecnologia della combustione dei rifiuti. Peraltro i recenti sforamenti per le diossine degli inceneritori di Pisa e di Scarlino (dove i parametri emissivi sono stati superati di ben 6 volte) confermano quanto questi impianti siano inaffidabili e “nemici” della attuazione delle “buone pratiche” verso Zero Waste.

Mentre la politica dei politicanti e dei trasformismi annaspa una nuova Italia sta crescendo: E’ QUELLA DEI GRASSROOTS per i quali rifiuti zero NON PARLA DI RIFIUTI MA PARLA DI UN NUOVO MODELLO SOCIALE ED ECONOMICO FONDATO SULL’AZZERAMENTO GRADUALE DI TUTTI GLI SPRECHI CHE CAMMINA SULLE GAMBE DI COMUNITA’ LOCALI CHE SANNO PENSARE GLOBALE.

E’ QUESTA LA RIVOLUZIONE IN CORSO…BELLEZZA!

Rossano Ercolini (Zero Waste Italy- vincitore del Goldman Prize 2013)